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PIANO SCUOLA ESTATE
Laboratori d'arte per le scuole primarie e secondarie
dal 21 giugno al 30 luglio
Anche nel periodo estivo la scuola non si ferma e, anzi, si attiva per creare spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni. La Fondazione A. Bernareggi si mette al servizio del Piano Scuola Estate 2021 con un'offerta dedicata a tutti i gradi scolastici per avvinare bambini e ragazzi al mondo dell'arte. Le attività, calibrate secondo le età, mettono al centro l’esperienza laboratoriale con la quale è possibile educare all’arte attuando un processo di apprendimento e sperimentazione fatto di emozioni e interazioni anziché solo di nozioni.

I laboratori per la scuola primaria si svolgeranno direttamente nelle diverse sedi scolastiche del territorio. I laboratori per le scuole secondarie si svolgeranno negli spazi laboratoriali della Fondazione, in Città Alta.
Tutti i laboratori si svolgeranno nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid.

INFO UTILI

1. Tutti i laboratori hanno una durata di 1 ora e mezza.

2. I laboratori sono progettati per gruppi di massimo 20 componenti, organizzati in ottemperanza delle direttive governative in merito a rapporto numerico e distanziamento.

3. Ogni scuola può prenotare uno o più laboratori in contemporanea (con un massimo di 3 gruppi per le scuole secondarie). I laboratori si effettuano sia la mattina che il pomeriggio, in orario da concordare.

COSTI

Ogni laboratorio ha un costo fisso di 70 euro (IVA inclusa) e comprende la presenza dell'operatore e tutti i materiali di consumo. Il costo non varia  a seconda del numero di partecipanti.
Per le scuole primarie è previsto un rimborso kilometrico, pari a 2 euro ogni 10 km nel tragitto a/r tra la sede della Fondazione Bernareggi (Via San Salvatore, 3 Bergamo) e la scuola di destinazione.

LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA (presso le sedi scolastiche)

L’ACCHIAPPANUVOLE (prima e seconda)
I nostri occhi, come macchine fotografiche sensibilissime, sanno catturare infinite immagini in ogni mo-mento, e custodiscono quelle che maggiormente ci colpiscono. L’artista Paolo Facchinetti con i suoi occhi e con la sua polaroid ferma attimi di cielo, traducendone il ricordo sulla tela. Osservare il cielo e le nuvole che lo attraversano è un gioco che da sempre affascina e diverte: in laboratorio i bambini vestiranno i panni di acchiappanuvole per trasformarsi in pittori di cieli e scrittori di favole d’aria.

GIOCARE E' UNA COSA SERIA (prima e seconda)
“Giocare è una cosa seria” sosteneva Bruno Munari. E i giochi devono sviluppare tutti i sensi: ci sono giochi belli da toccare, giochi rumorosi e giochi che aiutano a vedere, anche a vedere attraverso. Il laboratorio si ispira a Più e meno di Munari, che non è un libro ma un vero gioco, con tanti disegni su sfondi trasparenti che possono comporre infinite immagini, aggiungendo o togliendo carte per raccontare storie. Ad ognuno il compito di inventare la propria storia originale usando trasparenza, segni e colori.

SPIN DRAWINGS (prima e seconda)
La trottola è uno dei giochi più antichi che si conoscono e da sempre fa divertire grandi e piccini. Pochi però sanno che può essere un ottimo strumento avvicinarsi agli spin drawings, i disegni rotanti. È una forma d’arte in cui si sono cimentati molti artisti del Novecento, dai Rotorilievi di Duchamp ai coloratissimi Spin Paintings di Damien Hirst. Affascinanti da osservare e da creare queste opere sono realizzabili anche utilizzando macchine che aiutino il movimento come per esempio...i giradischi!

AL GALOPPO! (prima e seconda)
Un tempo bastava inforcare un bastone per partire al galoppo ed esplorare terre lontane. Il manico di una scopa può assumere le sembianze di un vero cavallo con la forza dell’immaginazione e qualche decorazione di legno, stoffa e cartapesta. Nel laboratorio i bambini diventeranno giocattolai, realizzando il proprio esemplare di cavallo bastone. Una sagoma di cartone, grazie a stoffe variopinte, morbide lane, colorati bottoni e tanta creatività, diventerà in un lampo un nobile destriero da cavalcare, redini in mano, al grido “Al Galoppo!”

FAR TORRI\SOGNAR TANE (prima e seconda)
Un laboratorio per fare una città nuova la cui edificazione “inizia dove un bambino impara a costruire provando a impastare sabbia e sogni inarrivabili” (Damiano Dolci). Il laboratorio prende spunto dal più classico dei giochi: le costruzioni. Forme, moduli, incastri per immaginare nuove forme di abitare la terra. I bambini, come piccoli urbanisti daranno forma ad una città, esercitando il proprio diritto all’abitare. Nel laboratorio si intrecciano letteratura, geografia e architettura, da cui si attinge per realizzare insieme ai bambini una galleria di “ritratti di città”.

MATCH BALL (terza, quarta, quinta)
“Buttate in aria un pallone e prima che tocchi terra vedrete quanti ragazzi si saranno avvicinati!”. La celebre frase di don Bosco racconta con immediatezza come dietro a un oggetto tanto semplice si nasconda tutta la bellezza dello stare insieme. Quante volte passando una palla ci siamo affidati agli altri, quante volte condividendo un pallone abbiamo costruito un’amicizia. Proprio intorno alla forma rotonda del pallone ognuno potrà mettere a disposizione degli altri le proprie abilità e la propria creatività realizzando una vera opera di squadra.

SCACCO MATTO (terza, quarta, quinta)
Nella sua lunga storia, il gioco degli scacchi ha rispettato regole diverse e utilizzato pezzi variegati, passando da forme molto semplici a geometrie sempre più complesse e, talvolta, arzigogolate e barocche. Osservando i set più noti ciascuno troverà ispirazione per scolpire il proprio pezzo, utilizzando linee semplici o elaborate, combinando fantasiose decorazioni o privilegiando l’essenzialità. Re, regine, alfieri e torri comporranno un’unica scacchiera, a disposizione del gruppo per imparare le regole del gioco e sfidarsi in avvincenti tornei.

A CARTE SCOPERTE (terza, quarta, quinta)
Da sempre le carte da gioco, e soprattutto i tarocchi, hanno saputo raccontare attraverso le immagini le diverse personalità dell’uomo e le stranezze della realtà quotidiana. Napoletane, bergamasche, siciliane. Cuori, picche e fiori. Coppe, denari e spade: le carte da gioco hanno avuto mille interpretazioni. Anche artisti e scrittori le hanno usate per le loro opere. Italo Calvino le ha utilizzate per scrivere un romanzo, dove racconta storie sempre nuove grazie al loro  mescolarsi. Salvador Dalì ha inventato un mazzo di carte, assegnando ad ogni tarocco un’interpretazione personale e fantasiosa, così faranno anche i bambini. Realizzeranno un personalissimo tarocco che diventerà strumento per una narrazione di gruppo, continuamente soggetta a variazioni di trama a seconda delle carte che intervengono nel gioco.

LABORATORI PER LE SCUOLE SECONDARIE (in Città Alta)

SCATTI DI LUCE
Laboratorio di fotografia
Ogni volta che scattiamo una fotografia stiamo scrivendo, anzi, disegnando con la luce. I raggi luminosi lasciano il loro segno sul foglio, proprio come farebbe l’inchiostro di una biro. Nel laboratorio si ragazzi produrranno immagini con due tecniche di stampa fotografica opposte: la cianotipia e la stampa con ingranditore in camera oscura. Nella prima del laboratorio è la luce del sole a disegnare al posto dei ragazzi secondo l’antica tecnica della cianotipia, parola strana che significa semplicemente “stampa in blu” (proprio perché le tracce che la luce lascia sul foglio saranno di un bel blu ciano). Nella seconda parte con l’ausilio di una camera oscura e di qualche nozione chimica, i ragazzi scoprono la fotografia tradizionale e il suo approccio materico e artigianale.


XILOGRAFIA
Laboratorio di incisione e stampa
Un laboratorio per riscoprire la xilografia, l’antichissima tecnica che scava segni nella materia per dare vita a opere d’arte uniche e sorprendenti. Quando vogliamo disegnare, per far apparire un’immagine, siamo soliti aggiungere segni su segni, che pian piano tratteggiano contorni, ombre e volumi delle figure. La tecnica della xilografia funziona esattamente al contrario e insegna che togliere è più complicato di aggiungere, anche quando si tratta di arte. Con una tavoletta di legno, utensili adatti per scavare, guanti protettivi e un po’ d’inchiostro, i ragazzi sperimenteranno la stampa xilografica, scavando il legno per dare vita a nuove forme e misurandosi con la più antica e naturale delle tecniche di stampa. Il risultato finale? Un libro d’artista in cui i ragazzi illustreranno le più celebri pagine di Alice attraverso lo specchio.

FORME NASCOSTE
Laboratorio di scultura
Nella storia dell’arte c’è chi ha definito la scultura come l’arte di levare il superfluo dalla materia e chi vedeva nel blocco di materia una figura nascosta ma ben definita da liberare. Il laboratorio muoverà i suoi passi ripercorrendo la ricerca di celebri scultori per poi prendere dimestichezza con una delle principali tecniche, quella “a levare”, dove con l’ausilio di scalpelli, sgorbie, lime e carta vetrata ciascuno scolpirà, levigherà e rifinirà un blocco di gesso da cui far nascere il proprio progetto. Il laboratorio diventa così una sfida alla semplificazione, secondo il celebre monito di Bruno Munari: “complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere. Per semplificare bisogna togliere. Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l’essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità”.

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INFO E PRENOTAZIONI

mail: scuole@fondazionebernareggi.it
telefono: 035 278 151

Per tutta l'estate restano attivi anche i percorsi e laboratori dell'a.s. 2020/2021 descritti QUI
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