Museo e Tesoro della Cattedrale
un sarcofago paleocristiano dai Musei Vaticani
11 aprile 2014 - 29 giugno 2014
esposizione di un sarcofago paleocristiano proveniente dai Musei Vaticani
In occasione dell'inaugurazione dell'esposizione del sarcofago
Venerdì 11 aprile e sabato 12 aprile
dalle ore 19 alle ore 22 visite guidate gratuite al sarcofago, ingresso ogni 20 minuti
prenotazione obbligatoria, ingresso ridotto 3 euro (solo in concomitanza alla visita guidata al sarcofago)
Fino al 29 giugno è possibile ammirare un capolavoro dell’arte paleocristiana eccezionalmente esposto nel Museo e Tesoro della Cattedrale di Bergamo. Giunge dai Musei Vaticani un sarcofago cristiano del IV secolo rinvenuto nei pressi della basilica romana di San Sebastiano e attualmente, in assoluto, uno dei sarcofagi più importanti conservati ai Musei Vaticani, esempio di altissimo valore di ciò che è stato il cristianesimo delle origini.
Curatore dell’esposizione è Umberto Utro, curatore del reparto di antichità cristiane dei Musei Vaticani, che scrive “questo sarcofago risale al 330 dopo Cristo, verso la fine dell’impero di Costantino, in un momento di alta produzione di oggetti di questo tipo. Era originariamente una tomba, probabilmente di una coppia di sposi, quelli rappresentati all’interno di una conchiglia al centro del pannello decorato. Dopo l’editto di Costantino anche le classi ricche si convertono al cristianesimo e non si fanno seppellire nei loculi delle catacombe ma nei mausolei e con questi particolari sarcofagi lussuosamente decorati. “
Le scene rappresentate sul sarcofago sono legate ai temi della morte e della Resurrezione, sono tutte riferite alla concezione dell’aldilà dei primi cristiani, su questo sarcofago è scolpita la fede nella Risurrezione del Signore e la certezza della salvezza dalla morte di coloro che vi sono deposti, in attesa d’essere da Lui risvegliati nel giorno ultimo. Sul sarcofago si trovano infatti episodi della scrittura in cui la teologia del tempo individua il tema della salvezza cristiana; proprio per questo tema particolarmente appropriato al periodo (l’inaugurazione dell’esposizione avviene alla vigilia della domenica delle Palme) l’esposizione è pensata anche per offrire alle parrocchie della diocesi un’occasione per approfondire e meditare il mistero della Pasqua in un modo particolare, attraverso l’arte antica.
Nei due registri del sarcofago sono scolpite sedici episodi biblici: otto tratti dal Vecchio Testamento e 8 tratti dai testi evangelici (di cui due ispirati a testi apocrifi). Il racconto del sarcofago prende avvio dalla creazione e dalla cacciata dei progenitori, prosegue poi con le storie di Abramo (il sacrificio di Isacco) e di Mose (il roveto ardente e la consegna delle tavole) e si conclude con le vicende dei profeti Daniele e Giona. Dai vangeli invece vengono tratti gli episodi miracolosi che prefigurano il destino di resurrezione che attende i cristiani: le guarigioni del cieco nato e dell’emorroissa, la resurrezione di Lazzaro, il miracolo del vino a Cana e la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Completano la serie delle scene neotestamentarie tre episodi che narrano la vita di san Pietro (la predizione del rinnegamento, l’arresto e il battesimo dei carcerieri).
La mostra è corredata da un catalogo con testi di Umberto Utro e Alessandro Vella che approfondiscono la storia del sarcofago e la sua conservazione.
In allegato “La fede pasquale della Chiesa antica su un sarcofago dei Musei Vaticani” – PROPOSTE PER LE PARROCCHIE
per info e prenotazioni
T. 035 248772
info@fondazionebernareggi.it