Venticinque monitor, infinite texture in movimento, un’unica composizione incastonata entro una nicchia. Davide Maria Coltro, pioniere dell’arte digitale, realizza per San Giovanni Bianco una moderna pala d’altare, composta da “quadri mediali” su cui prende forma la relazione tra la Sacra Spina, custodita nella parrocchia da secoli e le tracce ematiche dell’Uomo della Sindone. Il profilo della Spina e le macchie di sangue trasfigurate digitalmente, testimonianze di un mistero che ancora interroga la scienza, diventano non solo testimonianze di sofferenza, ma segni di una speranza che salva.
La «pittura digitale» di Davide Maria Coltro, rispetto a quella del passato, può contare sul fattore movimento e sull’ingresso del tempo nell’opera d’arte: sulla tela/monitor la figura varia, evolve, muta, secondo parametri che l’artista predispone. Iper Sacro, come una nuova «pala d’altare», nutre l’ambizione di fraternizzare con quelle antiche. Arte sacra a pieno titolo, se con questa espressione s’intende quel contributo che l’arte ha sempre dato ai bisogni spirituali dei credenti, capace non solo di nobilitare lo spazio dei loro riti, ma anche di accompagnare il tempo del loro cammino. Davide Maria Coltro prova a dare una visibilità a quello che per sua natura è più grande di noi, quella dimensione del sacro che è «più realtà» di quanto siamo capaci di percepire. Nella composizione, la croce risalta naturalmente come schema essenziale, sul quale il lavoro dell’artista farà comparire varianti legate ai tempi rituali che si succedono. Dopo le spine e la passione, verranno i fiori e la vita.
Don Giuliano Zanchi
dal testo critico scritto per il catalogo della mostra
Davide Maria Coltro (Verona,1967)
Pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica. Da più decenni, riflette sulle potenzialità espressive dello schermo adottando un atteggiamento analitico e processuale con una riflessione profonda sui nuovi media in rapporto a quelli tradizionali dialogando con la storia dell’arte tramite la sua “pittura oltre la materia“ espressa pienamente nei Quadri Mediali, opere aperte in continuo divenire, un nuovo media del quale è considerato il creatore.
Tra le istituzioni nazionali e internazionali che hanno ospitato il suo lavoro si ricordano: il MART di Rovereto, la Galleria Civica di Trento, la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, il Museo del Paesaggio di Verbania, il Moscow Museum of Modern Art, il Centro Pecci di Prato, il Museo MARCA di Catanzaro, il Museo della Permanente di Milano, l’SPSI Art Museum di Shanghai; il ZKM di Karlsruhe, l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, la Stadtgalerie di Kiel, l’ETAGI di San Pietroburgo, la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei presso Villa Clerici di Milano, la Künstlerhaus di Graz, il Palazzo Assessorile di Cles, il Castello di Ptuj in Slovenia, la Collezione Paolo VI di Brescia, la Fondazione Lercaro di Bologna, il Museo MA*GA di Gallarate e il MAR di Ravenna.
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INFO
IPER SACRO
Davide Maria Coltro a San Giovanni Bianco
A cura di Giuliano Zanchi
In collaborazione con la Parrocchia di San Giovanni Apostolo e Evangelista – San Giovanni Bianco
Dal 5 aprile 2025 al 6 gennaio 2026
INAUGURAZIONE SABATO 5 APRILE, ore 20.30
Chiesa Prepositurale di San Giovanni Apostolo
(via Bernardo Tasso - San Giovanni Bianco)