La Fondazione Adriano Bernareggi custodisce su mandato della Diocesi di Bergamo uno degli spazi archeologici più suggestivi e articolati della città: gli scavi ubicati sotto il Duomo in corrispondenza dell’antica Cattedrale di San Vincenzo. Questo luogo straordinario, aperto al pubblico nel 2012, risulta la prosecuzione più naturale della visita alla mostra BERGOMUM - Un colle che divenne città e permette di ammirare spazi e reperti riferibili a domus romane ma anche alle successive stagioni paleocristiana, medievale, rinascimentale.
I SANTI CONCITTADINI
Un allestimento temporaneo consentirà inoltre di conoscere le figure dei Santi il cui culto si situa alle origini della cristianità bergamasca. Dal venerato patrono sant’Alessandro Martire in poi sono almeno sedici le personalità più significative tra i Santi la cui conoscenza è fondamentale, non solo per comprendere i mutamenti delle consuetudini religiose in epoca paleocristiana, ma anche per orientarsi nelle modifiche al tessuto urbano che la costruzione delle prime chiese che il loro culto introdusse.
Se
Sant’Alessandro è il patrono principale della città e viene tradizionalmente annoverato come il primo testimone della fede cristiana a Bergamo, l’attuale cattedrale di Bergamo è a lui dedicata in luogo della basilica alessandrina (che sorgeva nell’attuale località di borgo Canale) demolita nell’anno 1561, per consentire l’erezione delle mura venete. Accanto a lui è ancora ricordata la virtuosissima matrona
Santa Grata, era figlia del duca di Bergamo
Lupo e di
Adleida, entrambi di nobile stirpe e a loro volta protettori della nostra città.
La tradizione agiografica medievale ci restituisce poi le figure del vescovo
Narno, nato in una piccola località della valle Seriana e, protagonista di di numerosi miracoli e il suo successore
Viatore, anch’egli ritenuto santo che partecipò al Concilio di Aquileia del 381.
Al tempo in cui infuriavano le persecuzioni contro i fedeli cristiani, due nobili bergamaschi,
Fermo e
Rustico, sarebbero stati condotti a Milano, al cospetto dell’imperatore Massimiano. Rifiutandosi, di sacrificare agli idoli pagani, furono flagellati e torturati e condotti in catene a Verona. Qui avrebbero ricevuto la visita del vescovo della città
Procolo, che, insieme a loro, avrebbe coronato la propria esistenza terrena ottenendo la palma del martirio per decapitazione dopo l’ennesimo rifiuto di abiura.
Meno conosciuti sono
Asteria (o Esteria),
Proiettizio,
Giacomo e
Giovanni che secondo una antica tradiziono hanno subìto il martirio in Bergamo durante il periodo delle persecuzioni contro i cristiani. Nei testi agiografici si sostiene che Asteria, vergine «Deo sacrata», fosse compagna di santa Grata nelle opere di pietà. I santi Proiettizio e Giacomo, invece, sarebbero stati due canonici della cattedrale di Sant’Alessandro. Il primo, martirizzato sotto Costantino nel 308, avrebbe ricoperto la carica di diacono e si sarebbe contraddistinto nella lotta al paganesimo. Il secondo, invece, sarebbe stato fustigato dagli Ariani e fatto precipitare dal pulpito mentre era intento a predicare, conquistando in tal modo la gloria celeste al tempo dell’imperatore Valente, nell’anno 380. Giovanni, infine, viene identificato con l’omonimo vescovo di Bergamo vissuto nel VII se-colo, del quale parla, con accenti di encomio, anche Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum. Protagonista di alcuni miracoli in vita, avrebbe convertito gli abitanti del villaggio di Fara, nei pressi del fiume Adda, dall’eresia ariana all’ortodossia cattolica.
Più recente culto dei santi
Domneone,
Domnone ed
Eusebia - presunti martiri bergamaschi - e lega-to, sin dalle origini, al luogo del rinvenimento delle loro spoglie mortali, la basilica cittadina di Sant’Andrea in Porta Dipinta. In epoca romana ed altomedievale, si sviluppava in quella zona una delle principali necropoli extraurbane, lungo la via che conduceva verso Brescia.
Una plurisecolare tradizione lega infine la figura del martire
Vincenzo di Saragozza alla città di Bergamo: facendone uno dei più rappresentati in città e cui spettò anche l’Intitolazione dell’antica cattedrale cittadina documentata dal 774.
INFO
A tutti i visitatori della mostra sarà concesso
l’ingresso a prezzo ridotto di soli 2 € per tutta la durata dell’evento.
La mostra è visitabile secondo i consueti orari di apertura del Museo:
da martedì a venerdì | 9.30 - 12.00 e 14.30 - 18.00
sabato e festivi | 10.00 - 13.00 e 14.30 - 18.00
Lunedì chiuso.
Profilo Facebook della mostra
APP della mostra
immagine a lato:
Enea Salmeggia, Madonna con Bambino in gloria tra i Santi Bergamaschi, Terno d'Isola (Chiesa di san Vittore).