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LA BELLEZZA INFONDE GIOIA

Davanti alla pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto

Quando

28 Novembre 2025

Dove

Aula Picta, Curia Vescovile, Piazza Duomo, 5 - Bergamo

Descrizione

Meditazione teatrale di e con Lucilla Giagnoni
Drammaturgia Lucilla Giagnoni
con la collaborazione di Maria Grazia Panigada
Musiche originali Paolo Pizzimenti

Produzione Fondazione Adriano Bernareggi
Nuova produzione. Debutto nazionale

28 novembre 2025 ore 16, 18 e 20.45
Aula Picta del Museo Bernareggi

Biglietto unico: 15 euro
(prenotazioni on line dal 28 ottobre)

 

Lucilla Giagnoni da voce a Lorenzo Lotto davanti ad uno dei capolavori assoluti del Rinascimento Italiano: la Pala di San Bernardino, l’opera che ha ispirato la meditazione teatrale.

Il testo, scritto in occasione dell’inaugurazione del Museo Bernareggi, prende le mosse dal concetto stesso di bellezza e dalla convinzione che l’uomo, prendendosi cura della bellezza, si prende cura anche di se stesso. La custodisce con i sensi, con il cuore, con le mani, con l’immaginazione.

In ogni opera d’arte, poi, si concentra una fitta trama di relazioni e di emozioni, che danno vita alla bellezza. Lì, la Bellezza, riflesso del Creatore, prende forma e regala la gioia di esistere: si rivela, si riconosce, si assapora, si condivide, si vive. A volte questo incanto si fa più intenso, il tempo rallenta, e lo sguardo si colma di meraviglia. È ciò che accadrà davanti alla pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto, in ascolto di Lucilla Giagnoni

«Abbiamo deciso di concentrarci sulla Pala di San Bernardino perché lì si incarnano tutta una serie di linee narrative che emergono quando rifletto sulla bellezza: la manifestazione del creato, l’armonia degli opposti, la generatività madre-figlio. La scena che Lotto dipinge è epifanica, come una manifestazione teatrale: un gruppo di angeli danza in mezzo alla natura, tiene un velo verde, che è molto teatrale, ma lo fa su una struttura estremamente solida di pietra. Lotto riesce a unire leggerezza e pesantezza. E poi, c’è la Vergine col bambino. La madre tiene il bambino in braccio, ma lui è libero, sta per camminare. Va verso il mondo, ha una sua storia. La madre sa che cosa dovrà affrontare il bambino eppure è lì, con il suo sì. La Vergine “figlia del tuo figlio” ci riporta a quella “coniunctio oppositorum” di Dante, quella congiunzione armonica degli opposti, che dice di più di tanta teologia. In un mondo, quello di oggi, dove gli opposti si distruggono, lei riesce a metterli insieme, a unire l’impossibile».

Lucilla Giagnoni

Lo spettacolo andrà in scena dell’Aula Picta nuovo Museo Diocesano Adriano Bernareggi.
Ingresso a pagamento: 15 euro (biglietto unico)
Prenotazioni on line a partire dal 28 ottobre

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