
IL RESTAURO DELL’AULA PICTA
Il cuore medievale del Museo
Quando
Dove
Descrizione
Il Bernareggi – Museo Diocesano
Insieme al Museo Diocesano riapre al pubblico uno dei luoghi più affascinanti della Bergamo medievale: l’Aula Picta, l’antica sala delle udienze del Vescovo, torna a splendere grazie a un importante intervento di restauro, che accompagnerà i primi mesi del nuovo Museo.
Questa straordinaria sala del XIII secolo, completamente affrescata, diventerà il fulcro del nuovo Museo Diocesano Adriano Bernareggi, che sarà inaugurato il 27 settembre 2025. Un luogo carico di storia, arte e spiritualità, dove il potere religioso e civile si intrecciavano in un’unica narrazione visiva. Gli affreschi che decorano le pareti raccontano episodi della vita di Cristo, visioni della fine dei tempi, animali fantastici tratti dai bestiari medievali e l’iconica “Ruota della Fortuna” – simbolo della caducità del potere terreno.
L’intervento di restauro, promosso dalla Fondazione Adriano Bernareggi e sostenuto integralmente dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo – EF, ha preso il via nella primavera 2025 con un “cantiere pilota” sulla parete est, che ha permesso di rivelare dettagli pittorici originali nascosti da secoli di interventi. I lavori proseguiranno su tutta la sala, con l’obiettivo di restituire alla città un capolavoro del gotico lombardo, rispettando il più possibile le tracce autentiche lasciate dal tempo.
Chi visiterà il Museo Diocesano a partire dal giorno dell’inaugurazione potrà ammirare non solo gli affreschi già restaurati, ma anche osservare da vicino il lavoro dei restauratori all’opera: un’esperienza coinvolgente, che rende il visitatore parte attiva di un percorso di recupero e riscoperta.
E per rendere l’arte davvero accessibile a tutti, grazie a un accordo tra la Diocesi di Bergamo e la Fondazione Banca Popolare di Bergamo – EF, l’ingresso all’Aula Picta sarà libero e gratuito ogni prima domenica del mese, in concomitanza con l’ingresso gratuito nei musei statali.
Entrare oggi nell’Aula Picta significa fare un salto nella Bergamo del Medioevo: sedersi dove sedeva il vescovo-giudice, guardare le stesse immagini che parlavano di giustizia, di fede e del destino umano, e lasciarsi affascinare da un’arte che ancora oggi ci parla con forza sorprendente.